Il campo magnetico di Mercurio non supporta l’idea di una Terra giovane. L’ipotesi della Terra giovane presuppone che la Terra e l’universo siano relativamente giovani, in genere hanno migliaia anziché miliardi di anni. Tuttavia, le caratteristiche del campo magnetico di Mercurio, che è forte circa l’1% di quello terrestre, suggeriscono una storia geologica e magnetica lunga e complessa che si allinea con un’età di formazione planetaria di miliardi di anni. Ciò non è in linea con la prospettiva della Terra giovane.
Mercurio ha un campo magnetico simile a quello terrestre in quanto è generato dal movimento del metallo fuso all’interno del suo nucleo, un processo noto come effetto dinamo. Tuttavia, il campo magnetico di Mercurio è molto più debole e più asimmetrico rispetto a quello terrestre. Questo debole campo magnetico indica che il nucleo di Mercurio è ancora parzialmente fuso, consentendo la generazione di un campo magnetico, anche se molto più debole.
L’aspetto sorprendente del campo magnetico di Mercurio è la sua relativa debolezza e asimmetria. Date le piccole dimensioni di Mercurio e la sua vicinanza al Sole, gli scienziati si aspettavano che il suo nucleo si fosse solidificato molto tempo fa, con conseguente perdita di campo magnetico. Tuttavia, la scoperta che Mercurio ha ancora un nucleo parzialmente fuso e un campo magnetico attivo è stata inaspettata. Inoltre, il campo magnetico è sfalsato rispetto al centro del pianeta, il che è insolito rispetto al campo magnetico più simmetrico della Terra.
Il campo magnetico di Nettuno è fortemente inclinato e sfalsato rispetto all’asse di rotazione del pianeta, a differenza dei campi magnetici della maggior parte degli altri pianeti del sistema solare. Questo crea una magnetosfera complessa e dinamica. Si pensa che il campo magnetico di Nettuno sia generato da moti convettivi all’interno di uno strato di ghiaccio fangoso piuttosto che da un nucleo metallico, portando a questa insolita configurazione. Anche il campo magnetico del pianeta subisce notevoli variazioni temporali e non è allineato con i suoi poli geografici.
Il campo magnetico di Mercurio è più forte di quello di Venere. Venere, infatti, non ha un campo magnetico intrinseco significativo, probabilmente perché ha una velocità di rotazione lenta e forse è privo di un meccanismo di dinamo nel suo nucleo. Al contrario, Mercurio, pur avendo un campo magnetico debole rispetto alla Terra, ha ancora un campo magnetico rilevabile e attivo generato dal suo nucleo parzialmente fuso. Ciò rende il campo magnetico di Mercurio notevolmente più forte di quello di Venere.