In un potenziometro, un’elevata resistenza è collegata in serie a un galvanometro per diversi motivi. Innanzitutto il galvanometro è uno strumento sensibile che risponde a piccole correnti. Aggiungendo un’elevata resistenza in serie, generalmente chiamata resistenza di shunt, la corrente che attraversa il galvanometro viene limitata, impedendo che venga danneggiata da una corrente eccessiva. Questa configurazione garantisce che il galvanometro funzioni entro il suo intervallo di corrente sicuro, proteggendo così il suo delicato meccanismo e garantendo letture accurate.
L’elevata resistenza in serie con il galvanometro serve anche a ridurre l’impatto della resistenza propria del galvanometro sul circuito da misurare. I galvanometri hanno tipicamente una resistenza finita e, se collegati direttamente, potrebbero alterare la tensione o la corrente misurata. Aggiungendo un’elevata resistenza in serie, la resistenza complessiva nel circuito viene aumentata, minimizzando il disturbo causato dalla resistenza interna del galvanometro.
Nel contesto della conversione di un galvanometro in un voltmetro, si aggiunge un’elevata resistenza in serie al galvanometro per estenderne il campo di misurazione. Un voltmetro deve misurare un intervallo di tensioni senza assorbire una corrente significativa dal circuito in prova. L’elevata resistenza in serie garantisce che il voltmetro abbia un’elevata impedenza di ingresso, riducendo al minimo gli effetti di carico sul circuito e misurando accuratamente la tensione senza influenzare in modo significativo il comportamento del circuito.
Un galvanometro collegato in serie con un’elevata resistenza viene spesso definito “galvanometro derivato”. Questa configurazione consente al galvanometro di misurare correnti o tensioni senza influenzare direttamente il funzionamento del circuito, rendendolo adatto per misurazioni precise in varie applicazioni come esperimenti di laboratorio, test elettrici e procedure di calibrazione.