Perché il tungsteno non viene utilizzato come filo fusibile?

Il tungsteno non viene utilizzato come filo fusibile principalmente a causa del suo elevato punto di fusione e della resistenza al calore. I fusibili sono progettati per proteggere i circuiti elettrici sciogliendosi (soffiando) quando la corrente supera un livello di sicurezza, interrompendo così il circuito e prevenendo danni o pericoli come incendi. Il tungsteno ha un punto di fusione estremamente elevato di circa 3422 gradi Celsius (6192 gradi Fahrenheit), che lo rende inadatto all’uso come filo fusibile perché richiederebbe correnti eccessivamente elevate per sciogliersi, vanificando lo scopo di fornire protezione a soglie più basse e più sicure. Di conseguenza, i metalli con punti di fusione più bassi e un’adeguata resistenza elettrica, come rame, alluminio o leghe come il nicromo, sono preferiti per i fili dei fusibili per garantire un funzionamento affidabile e prevedibile in condizioni operative normali.

Il tungsteno non viene utilizzato nei fusibili a causa del suo punto di fusione poco elevato e dei requisiti specifici del funzionamento dei fusibili. I fusibili sono dispositivi di sicurezza progettati per proteggere i circuiti elettrici sciogliendosi (soffiando) quando la corrente supera una soglia predeterminata, interrompendo così il circuito e prevenendo danni o pericoli come surriscaldamento o incendio. Il punto di fusione eccezionalmente alto del tungsteno, intorno a 3422 gradi Celsius (6192 gradi Fahrenheit), significa che richiederebbe livelli di corrente pericolosamente elevati per fondersi, vanificando lo scopo di fornire protezione da sovracorrente a soglie più basse e più sicure. Pertanto, i metalli con punti di fusione più bassi e resistività elettrica adeguata, come rame, alluminio o leghe come il nicromo, vengono comunemente scelti per i fili dei fusibili per garantire una protezione affidabile ed efficace in condizioni operative normali.

Il nichelcromo viene utilizzato al posto del tungsteno per i fili dei fusibili principalmente a causa del suo punto di fusione inferiore e delle proprietà elettriche adeguate. Il nichelcromo è una lega di nichel e cromo nota per la sua elevata resistività e il suo punto di fusione moderato, che la rendono adatta per applicazioni in cui sono essenziali il riscaldamento controllato e la resistenza elettrica. Nei fusibili, il nichelcromo consente una fusione prevedibile a livelli di corrente specifici, proteggendo così i circuiti elettrici da condizioni di sovracorrente che potrebbero causare danni o pericoli. A differenza del tungsteno, che ha un punto di fusione estremamente elevato e poco pratico per le applicazioni con fusibili, il nicromo raggiunge un equilibrio tra resistenza elettrica, stabilità termica e affidabilità, rendendolo un materiale preferito per i fili dei fusibili in vari dispositivi elettrici ed elettronici.

Il tungsteno viene utilizzato nelle lampadine principalmente per il suo elevato punto di fusione e la capacità di resistere alle alte temperature senza deformarsi o vaporizzarsi. Le lampadine a incandescenza funzionano facendo passare una corrente elettrica attraverso un filamento di tungsteno, che si riscalda ed emette luce visibile quando raggiunge temperature di circa 2500 gradi Celsius (4532 gradi Fahrenheit). L’elevato punto di fusione del tungsteno garantisce che il filamento rimanga intatto e continui a emettere luce per un periodo prolungato, fornendo un’illuminazione efficiente. Tuttavia, per le applicazioni con fusibili, dove il requisito principale è fondere a livelli di corrente specifici per proteggere i circuiti, l’elevato punto di fusione del tungsteno diventa uno svantaggio poiché richiederebbe correnti eccessivamente elevate per soffiare, compromettendo così la sua efficacia come materiale per fusibili. Pertanto, mentre il tungsteno è adatto per le lampadine grazie alla sua stabilità alle alte temperature, altri materiali con punti di fusione più bassi e caratteristiche elettriche adeguate, come il nichelcromo o leghe specifiche, sono preferiti per le applicazioni con fusibili per garantire una protezione affidabile dei circuiti elettrici.