Non è possibile separare il campo elettrico da un’onda elettromagnetica. In un’onda elettromagnetica, i campi elettrico e magnetico sono intrinsecamente collegati e si propagano insieme attraverso lo spazio. Questi campi sono perpendicolari tra loro e alla direzione di propagazione dell’onda. Secondo le equazioni di Maxwell, un campo elettrico variabile genera un campo magnetico e viceversa. Questa interdipendenza fa sì che le componenti elettrica e magnetica siano due aspetti dello stesso fenomeno e non possano essere separate mantenendo l’integrità dell’onda.
I campi magnetico ed elettrico possono esistere indipendentemente in determinati contesti, ma non possono essere separati all’interno di un’onda elettromagnetica. I campi elettrici statici possono essere creati da cariche stazionarie e i campi magnetici statici possono essere prodotti da magneti permanenti o correnti costanti. Tuttavia, nel caso di un’onda elettromagnetica, i campi elettrici e magnetici oscillanti sono reciprocamente dipendenti, rendendo impossibile isolarli l’uno dall’altro. Si generano continuamente l’un l’altro mentre l’onda si propaga, formando un campo elettromagnetico unificato.
È possibile disturbare un campo elettromagnetico utilizzando vari metodi. Ad esempio, si può introdurre l’interferenza elettromagnetica (EMI), che comporta l’emissione di segnali elettromagnetici che interferiscono con il campo elettromagnetico esistente, interrompendone così la propagazione. I materiali schermanti, come metalli o rivestimenti conduttivi specializzati, possono anche bloccare o attenuare i campi elettromagnetici, interrompendo di fatto la loro influenza in una determinata area. Inoltre, i materiali assorbenti possono essere utilizzati per dissipare l’energia delle onde elettromagnetiche, riducendone l’intensità e l’impatto.
Le onde elettromagnetiche possono essere separate in diversi componenti in base alle loro frequenze o lunghezze d’onda. Questo processo è noto come decomposizione o dispersione spettrale. Facendo passare le onde elettromagnetiche attraverso un prisma o un reticolo di diffrazione, possono essere diffuse in uno spettro dei colori o delle frequenze che le costituiscono. Questa separazione è il principio alla base di dispositivi come gli spettrometri, che analizzano la composizione della luce e di altre radiazioni elettromagnetiche. I componenti separati rivelano informazioni sulla fonte della radiazione e possono essere utilizzati per varie applicazioni scientifiche e pratiche.
I campi elettromagnetici possono essere bloccati o attenuati utilizzando materiali schermanti. I materiali conduttivi, come i metalli, sono comunemente usati per questo scopo perché possono riflettere e assorbire le onde elettromagnetiche, riducendone la forza. Questo principio viene utilizzato nelle gabbie di Faraday, che sono involucri costituiti da materiali conduttivi che bloccano i campi elettromagnetici esterni. Inoltre, materiali specializzati noti come schermatura contro le interferenze elettromagnetiche (EMI) possono essere applicati ai dispositivi elettronici per proteggerli da interferenze elettromagnetiche indesiderate. Queste misure aiutano a garantire che le apparecchiature elettroniche sensibili funzionino correttamente in ambienti con campi elettromagnetici pervasivi.